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Una serata all’insegna della grande musica, dove le arie d’opera sono risuonate in una sala gremita e attenta. Una serata piacevole, che ha coniugato l’arte musicale con la beneficienza.
Da 60 anni in Ciad (nella foto): il suo entusiasmo e la sua determinazione sono un esempio per tutti noi.
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“Come ricordare Marzia se non con un Concerto Lirico in suo nome; un Teatro, due voci ed un pianista da lei molte volte apprezzati. Un racconto di vita attraverso le Arie d’opera da lei amate, un’occasione per una raccolta fondi che Marzia avrebbe molto apprezzato, per dare maggiori strumenti alle popolazioni dell’Africa in difficoltà.
Un evento commemorativo, perché è anche attraverso il ricordo che le stelle continueranno a risplendere.”
Grazie al maestro Gianluca Caporello che con le sue parole annuncia di aver organizzato un Concerto di beneficenza per ricordare la propria mamma.
Il suo ricordo potrà vivere negli sguardi e nei sorrisi dei bambini che con il suo contributo ha contribuito a salvare.Il ricavato sarà devoluto per la realizzazione di un pozzo in Ciad, a p. Franco Martellozzo che da 60 anni aiuta quelle popolazioni, dove l’acqua pura può salvare la vita di tanti bambini e migliorare le condizioni di vita.
Un gesto di alto significato, un concreto aiuto a chi soffre.
Mosè PagninDomenica 22 Ottobre ore 17.30
Teatro A. Rossi – Viale Europa 12 – BorgoriccoTags: Caporello, concerto, martellozzo, pozzo
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Sentire dalla viva voce di più missionari impegnati in terre lontane le loro testimonianze, è un’opportunità che non capita spesso.
Siamo vicini a loro con il nostro sostegno per aiutarli a realizzare i loro progetti, ma dobbiamo essere a loro vicini anche con la nostra presenza fisica, perché sentano concretamente la vicinanza e l’affetto che li circonda.
Un modo per dar loro il conforto di non sentirsi soli, ma tocchino con mano di poter contare sull’amicizia e l’appoggio nostro per aiutarli nella loro missione. Porteranno il loro saluto LUNEDI’ 2 OTTOBRE ORE 21.00
nel salone del Centro Parrocchiale a S. Bonaventura:-
don Benoit Lovati, di Novara, che opera nel sud del Ciad, a Pala.
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P. Franco Martellozzo, che opera a Mongo in Ciad
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Don Renzo Rossignolo, di Cadoneghe, che opera in Thailandia
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Don Vimal, cooperatore nella parrocchia di Mejaniga
Ti aspettiamo!
Tags: Benoit, ciad, martellozzo, missionari, Rossignolo, thailandia, VimalN
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Per realizzare i progetti atti a migliorare la vita delle popolazioni del Ciad, l’aiuto a p. Franco Martellozzo viene da volontari sparsi in varie regioni d’Italia e all’estero, che dedicano tempo, competenza, risorse, alla realizzazione di progetti, nello spirito di dedizione tipico del volontariato, senza cercare la luce dei riflettori dei media o dei social.
Si sono incontrati sabato 23 presso l’Oasi di S. Antonio a Camposampiero, dove hanno illustrato gli interventi già realizzati e gli obiettivi.
Uno scambio di idee, di conoscenze, di proposte per un comune obiettivo: non solo aiutare, ma coinvolgere quelle popolazioni ad agire con le proprie mani per raggiungere l’autosufficienza, perché la donazione non sia fine a sè stessa, e non dia prospettiva di futuro.
A cominciare dall’acqua, dove l’ing. Luca Comitti di Verona, presidente dell’”Associazione ingegneri volontari” ha presentato uno studio scientifico basato sulle rilevazioni fatte in Ciad dal geologo Cristiano Mastella di Verona, per cercare le falde acquifere e farne aumentare la portata per alimentare i pozzi.
Il progetto aratri a trazione animale si è rivelato un’idea vincente, con un successo che va oltre migliore aspettativa, difficile da capire per noi che viviamo in mezzo ai trattori, ma che ha le sue giustificazioni in quella realtà. L’ing. Paolo Pascale di Bologna e l’ing. Giacinto Dal Pan di Brescia hanno illustrato come dalla fornitura di materiale siano arrivati alla costruzione in loco degli aratri, fornendo le attrezzature necessarie e la dovuta preparazione degli addetti.
Obiettivo raggiunto anche con la donazione di Fraternità Missionaria.Le scuole materne hanno visto uno sviluppo importante per opera della F.I.S.M. come ha riferito Antonietta Baù di Bassano.
L’attività di “AURA France” che da molti anni sostiene i progetti di p. Franco con risultati lusinghieri, è stata illustrata dal suo presidente Blaise Imbert, di Parigi.
La Sanità, lo stato in cui si trovano i Centri Salute, è stato il tema affrontato dal dott. Domenico Bottecchia, che ha sottolineato come sia importante la fornitura di attrezzature sanitarie di base per rendere queste strutture più rispondenti alle necessità.
Tanti obiettivi raggiunti o in corso, grazie anche al tuo aiuto. Tanto resta ancora da fare, ma solo insieme posiamo farcela.
Mosè Pagnin
Tags: ciad, martellozzo, volontari
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“E’ necessario investire nella scuola e nell’agricoltura per creare autosufficienza alimentare che permetta alle persone di restare nella loro terra”.
Questo è l’incipit del rapporto delle “Banche dei cereali” sulle attività svolte nel 2022 nella regione del Guera in Ciad. Attività che hanno visto come propulsore e animatore p. Franco Martellozzo, che ha saputo sensibilizzare e stimolare quella popolazione ad essere protagonista del proprio futuro.
Un approccio globale per rispondere ai bisogni della gente in una realtà così diversa dalla nostra e che lo ha visto attivo nel coinvolgere un crescente numero di comunità locali.
I progetti realizzati sono esaurientemente descritti e documentati nel report pubblicato nella newsletter di AURA Italia, e comprendono i vari aspetti della vita di quelle popolazioni: dalle Banche dei cereali, alle scuole materne, ai pozzi, all’orticoltura, alla fabbricazione di attrezzi agricoli.
A leggere il report, ti sorprenderà trovarti di fronte a un’attività intensa, coinvolgente, con i protagonisti pieni di entusiasmo per quello che stanno facendo, perché consapevoli che si stanno costruendo il futuro nella loro terra.
Mosè PagninTags: AURA Italia, ciad, guera, martellozzo
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Togliere i ragazzi dalla strada e farne degli agricoltori è un’impresa non facile in Ciad.
I figli di genitori poveri che frequentano le scuole coraniche sono costretti, per antica tradizione, a mendicare per pagare la scuola: si vedono così gruppetti di bambini e ragazzi con una ciotola per raccogliere gli avanzi dei pasti o qualche monetina.
“La vita di questi ragazzi è infernale: fame, intemperie, malattie e botte se tornano a ciotola vuota. Alla fine del curriculum di formazione avranno imparato il Corano a memoria, ma null’altro, e saranno vittime degli integralisti che fomentano i movimenti armati estremisti”, ci descrive p. Franco Martellozzo.
Trasformare le scuole coraniche in centri agricoli moderni e produttivi in modo da raggiungere l’autonomia alimentare e togliere i giovani dalla strada: questo l’obiettivo di p. Franco.
In tre di queste scuole hanno è stato raggiunto l’obiettivo: grazie alla formazione e all’uso della trazione animale, 150 alunni sono diventati bravi agricoltori fino a raggiungere l’autosufficienza alimentare.
“Alla fine del curriculum di studi, questi ragazzi saranno capaci di diffondere in altri villaggi le tecniche apprese. Non saranno dei parassiti e non cadranno nella trappola degli estremisti armati”, continua p. Franco, che in mezzo a mille difficoltà legate all’indigenza e alle antiche tradizioni, realizza progetti per l’emancipazione di quelle genti e per dare un futuro ai giovani.
Ma ha bisogno anche del nostro sostegno concreto.
Mosè PagninTags: autosufficienza alimentare, ciad, martellozzo, p. Franco., Scuole, scuole coraniche
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Ovunque dove c’è acqua, c’è vita. In Ciad, dove c’è un pozzo, c’è vita.
Ma quando i pozzi sono a secco, nasce il dramma. E quì prende corpo la proposta di p. Franco di costruire una diga con i massi granitici che si trovano in quella zona, per permettere alle acque dei torrenti di infiltrarsi nel suolo e alimentare i pozzi.Un’idea di difficile realizzazione, considerato la mancanza di mezzi a disposizione. Un lavoro incredibile ai nostri occhi.
Ma nel villaggio di Gourbiti, la popolazione non vuole abbandonare quelle terre e decide di costruire la diga con le mani.
Ecco allora che si mobilitano tutti gli abitanti del villaggio, comprese donne e bambini, per realizzare un’impresa titanica: spaccare i massi, trasportarli, imbrigliarli, fino a che la diga prende forma.
” …le donne riescono a coltivare gli ortaggi e mi ringraziano con le lacrime agli occhi”, dice p. Franco Martellozzo, “e ora che l’acqua alimenta i pozzi, nessuno pensa più di abbandonare il villaggio.”
Grazie p. Franco. Grazie a chi dona per un pozzo, per la vita.
Mosè PagninTags: ciad, diga, martellozzo, pozzi
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Il raggiungimento dell’autosufficienza alimentare per i Paesi in Via di Sviluppo è un obiettivo che è tornato prepotentemente alla ribalta per la grave crisi internazionale.
” Il segreto dell’autosufficienza alimentare mi è stato rivelato agli albori della mia esperienza africana negli anni 1971. In quegli anni remoti, introducevo la cultura a trazione animale in Ciad e avevo creato una scuola per la formazione dei contadini” dice p. Martellozzo in una sua riflessione.
E ricorda:
“…le culture di esportazione, come il cotone, rappresentano un pericolo per le popolazioni africane se manca la base solida del mercato locale e l’autosufficienza alimentare.
Per questo, ormai da una vita, mi son dato da fare su più fronti:
– creazione banche dei cerali per la lotta contro gli usurai dei prodotti agricoli
– incremento di un’agricoltura ecologica con tecniche naturali di arricchimento del suolo,
– sviluppo della cultura a trazione animale ( i trattori che distruggono lo strato organico del suolo ).
– orti per le donne,
– piantagioni d’alberi per i bambini delle scuole, e arnie per gli apicoltori.
In questo momento, qui a Mongo, i contadini che coltivano i prodotti tradizionali (miglio, sorgo, arachidi, sesamo…) non sentono i soprassalti del mercato internazionale.
Purtroppo devo constatare che l’Africa, un paese dalle possibilità agricole infinite, è diventata schiava delle importazione di grano straniero. Importante che le culture industriali non distruggano l’autonomia alimentare che poggia sui prodotti locali.”E’ questo un estratto delle riflessioni di p. Franco. Riflessioni che ci ricordano le azioni concrete messe in atto da lui per affrontare il problema dell’autosufficienza alimentare.
Il successo delle Banche dei Cerali con oltre 40.000 aderenti, è stato tale cha ha attirato l’attenzione della grande stampa, così come gli altri interventi concreti.
Fraternità Missionaria ha supportato p. Franco fin dai tempi in cui Dario nel lontano 1980 andava a cercare l’acqua e ad insegnare agli agricoltori le tecniche per aumentare la produzione.
Un aiuto che è continuato negli anni e continua fino ad oggi con il sostegno economico e logistico.
In questi giorni è stato inviato un’altra tranche di 5.000 euro per la costruzione di nuovi aratri a conduzione animale che vanno ad aggiungersi alle migliaia già prodotti.
Mosè Pagnin
Tags: aratri, autosufficienza alimentare, banche cereali, ciad, guera, martellozzo, mongo
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