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  • Cos’altro meglio di un pozzo, scelto come simbolo del memoriale inaugurato il 4 maggio, poteva essere il simbolo di vita, per tutti, ma specialmente per quell’Africa povera che tanto ha attirato Dario, e lo ha spinto a “dare una mano” per realizzare i progetti del suo amico p. Franco, che tutt’ora lotta per dare una speranza di futuro a quella popolazione.

    “Il Ciad, Paese povero che si trova al 187° posto su un totale di 188 Paesi nell’indice di sviluppo umano delle nazioni Unite, ed è in questa regione, con la popolazione al 95% mussulmana, che p. Franco continua con caparbietà e tenacia a realizzare tutti quei progetti che concorrano a migliorare le condizioni di vita, ad aiutare quelle popolazioni a crearsi un futuro nella loro terra, unica via per evitare la fuga.
    Le Banche dei Cerali, struttura ideata e realizzata da p. Franco Martellozzo, nel 2023 hanno raggiunto quota 354, portando benefici tali da attirare l’attenzione dei media internazionali, perché hanno liberato gli agricoltori dagli usurai e beneficiato 354.000 persone.
    Ma rimane l’acqua il principale obiettivo, con la creazione di pozzi, con la costruzione di dighette atte a creare riserve d’acqua per alimentare i pozzi e ridurre l’erosione del terreno.
    Si sta cercando ora con l’aiuto di esperti volontari italiani di individuare le aree adatte per creare invasi.
    Con l’acqua cresce il numero degli orti comunitari, nuova fonte di reddito, grazie a una domanda di prodotti orticoli in rapida crescita.
    Altro grande progetto è il miglioramento della produzione agricola, mediante la fornitura di aratri e seminatrici costruite con l’aiuto di volontari italiani, e con il finanziamento anche di Fraternità Missionaria.
    Obiettivo che va di pari passo con la formazione degli agricoltori sulle tecniche agricole.
    Infine il rimboschimento, con la sensibilizzazione delle giovani generazioni, con la premiazione dei più diligenti.
    Un impegno a tutto campo da parte di p. Franco che richiede un coinvolgimento e un sostegno costante e fattivo da parte di tutti noi. 
    Realizzare in quei Paesi condizioni di vita degna di essere vissuta, creare loro una via di sviluppo, salvare tanti bambini dalla malnutrizione, è un obiettivo che possiamo raggiungere.
    Aiutaci anche tu: insieme possiamo farcela.
    Mosè Pagnin

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  • Un bagno di folla: così si può rappresentare l’evento di sabato 4 maggio.
    L’inaugurazione del monumento-memoriale a Dario e ai volontari che operano nei vari settori, è stato sentito come un grande momento di vicinanza da parte del pubblico, che ha dimostrato grande sensibilità e interesse al mondo del volontariato.

    La presenza dei rappresentanti delle associazioni di volontariato di Cadoneghe, alcune delle quali sconosciute ai più, ha rafforzato il sentimento di condivisione degli ideali del volontariato.
    Tangibile il segno dato dal taglio collettivo del nastro da parte del presidente di Fraternità Missionaria e dalla moglie di Dario, dal presidente della proloco in rappresentanza delle associazioni e dal sindaco in rappresentanza della comunità.
    Le foto dell’evento raccontano di una partecipazione corale, di momenti di amicizia, di gioia e di fraternità, che ci ha fatto sentire tutti più vicini.
    E’ lo spirito del volontario, stimolo alle nuove generazioni.
    Puoi vedere e scaricare le foto a questo link  
    https://photos.app.goo.gl/Yn8XvqLJbF2emNod7
    Mosè Pagnin

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  • Inaugurazione memoriale SABATO 4 MAGGIO ORE 11
    Area verde Via Vecellio- Cadoneghe

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  • “Sono Sr. Nadia della comunità missionaria di Ndithini, Kenya, e desidero partecipare all’inaugurazione del memoriale a Dario, uomo caritatevole che ha sentito la chiamata missionaria. Era una persona buona che intravedeva i problemi di noi missionari ed era pronto a chiedere aiuto per poi mettere nella nostra bisaccia il suo raccolto.            
    Quando l’ho conosciuto, agli inizi della mia missione e vivevo in una povertà estrema, lui ha risposto aiutandoci a costruire un dormitorio e a comprare il cibo per i bimbi orfani e ammalati di AIDS che bussavano alla nostra porta.     
    In lui ho trovato un uomo che dava tutto per innalzare dalla povertà il povero e l’abbandonato.
    Avrei desiderato essere presente all’inaugurazione in sua memoria, ma trovandomi in Kenya non potrò essere alla festa, ma a Dario devo dire: “ Un grande grazie”. Lui ha ascoltato il mio grido di sofferenza, mi ha asciugato le lacrime quando non sapevo a chi rivolgermi e mi ha donato tanta speranza.”
    Spero che la sua associazione continui sulle sue orme.
    Grazie presidente di questa memoria in onore al grande uomo che ha combattuto per portare avanti l’associazione di fraternità.
    Con affetto e stima,
    Sr Nadia Monetti –  Ndithini 8-04-2024 ”
    —————————————
    Un toccante ricordo di Dario, un ricordo che viene dal cuore e che ci coinvolge e ci fa riflettere.  Ascoltare il “grido di sofferenza” è una grande missione che dobbiamo tutti sentire e vivere.
    Mosè Pagnin

    Inaugurazione memoriale SABATO 4 MAGGIO ORE 11
    Area verde Via Vecellio- Cadoneghe

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  • L’inaugurazione del memoriale a Dario e ai volontari non poteva non suscitare in p. Franco i ricordi delle vicissitudini e delle battaglie condotte assieme.
    “Carissimi,
    Grazie della bellissima notizia. Non potendo essere fisicamente presente in quella data, vi assicuro che il mio spirito sarà con voi.
    Infatti Dario, da amico di infanzia, mi ha poi accompagnato lungo tutto il mio cammino.
    É senz’altro la persona che mi ha appoggiato col più grande calore di un’amicizia efficace che non si ferma alle parole.
    Innumeri i progetti finanziati dal suo accanimento per trovare soluzioni ai problemi.
    Ricordo in particolare la realizzazione del dispositivo per produrre varechina, che mi ha permesso di salvare la popolazione di Mongo da un’improvvisa ondata di colera.
    In verità avevo tentato di rifiutare il progetto perché preso da altri impegni. Insisté talmente che accettai. Forse fu un angelo a rivelargli?
    Ebbene senza quel dispositivo avremmo avuto migliaia di morti poiché né la pubblica sanità né le ONG erano preparate a quello choc.
    Furono i nostri impianti, costruiti da Giorgio Ferro e collocati in tutti dispensari e scuole che bloccarono il flagello sul nascere. Come è stato riconosciuto anche dalla massima autorità civile locale.
    Grazie Dario, continua a darci una mano.
    p. Franco”
    ——————————————————–
    “Dario sorridente in piedi sul bordo del pozzo… l’acqua che scorre…le facce dei ragazzini incuriositi… E’ una bella immagine che fissa un momento di bene e di fraternità.
    Dario, missionario laico, amico dei poveri e dei più deboli è contento in un luogo che è permeato da una profonda valenza simbolica: il pozzo.
    Nel meditare sul memoriale che potesse ricordare l’opera di Dario è venuto spontaneo pensare al pozzo. Ed ecco che l’idea si materializza con una “margella” costituita da 24 conci in pietra, che rappresentano lo scorrere del tempo, e con una struttura metallica in elevazione curvilinea e convergente che ne definisce la forma costitutiva.
    La struttura rappresenta una spiga di frumento simbolo di operosità e di abbondanza e della vocazione di Dario per la formazione agraria dei giovani nei paesi sottosviluppati. “
    E’ quanto scrivono nella presentazione del progetto l’architetto Nicola Visentini e l’architetto Viorel Oprea che hanno saputo così ben rappresentare in maniera artistica l’impegno di Dario a futura memoria.
     ————————————————-

    Le sue foto ci raccontano la realtà che incontrava e che lo colpiva.  Gli sguardi supplichevoli dei bambini che Dario trovava in quei luoghi sperduti, erano il suo stimolo, il loro sorriso la sua ragione di vita. 
    Per loro cercava l’acqua potabile, costruiva la scuola, organizzava le cure mediche, insegnava a procurarsi il cibo.
    Sempre in prima persona, tra mille difficoltà e imprevisti.  Andava anche se all’epoca non esistevano comunicazioni sia stradali che telefoniche e le condizioni di vita in loco erano al limite della sopravvivenza.
    Più di una volta per arrivare ai villaggi si orientava con le stelle, ma tornava felice dai suoi viaggi.
    Meglio di tutti conosceva quella realtà e per realizzare quei progetti che riteneva necessari ha fondato la nostra associazione.
    Ha lasciato un segno di sé in quel mondo che tanto amava, ma anche tra di noi.
    Il suo progetto continua.
    Mosè Pagnin

    Ti aspettiamo         SABATO   4 MAGGIO ORE 11
    in via Vecellio – di fronte Scuola Falcone Borsellino – Bragni – Cadoneghe

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  • Riconoscimento alla memoria di Dario Bedin e dei volontari.
    “Non  solo un memoriale a Dario, ma un simbolo al suo impegno per il Sud del Mondo e a quello di tutti i volontari che operano in aiuto ai più deboli.
    Ricordare per riflettere, perché quanto fatto non sia dimenticato: senza memoria non c’è futuro.
    La forma circolare ricorda la costruzione di pozzi per avere acqua pura, fonte di vita.
    Le spighe rappresentano l’aiuto a raggiungere l’autosufficienza alimentare.
    A te meditare quanto sia meritevole dare sostegno a chi è nel bisogno.
    Comune di Cadoneghe
    Associazione Fraternità Missionaria ODV “
       
    (Testo della targa alla base del memoriale)
     Dario Bedin e Fraternità Missionaria per il Sud del Mondo 
    Dario Bedin   1938- 2017
    Fin dal 1980 è stato di aiuto ai missionari con interventi e progetti su: alimentazione, acqua potabile, sanità, educazione scolastica, formazione agraria e professionale. 
    Nel 1996 fonda l’Associazione Fraternità Missionaria ODV.
    Ha ricevuto numerosi riconoscimenti per la sua opera missionaria.
    Nel 2017 riceve alla memoria il Premio Gattamelata destinato a chi in Italia si è distinto nella solidarietà e volontariato.  


       L’ASSOCIAZIONE OGGI

    Fraternità Missionaria contribuisce alla costruzione di pozzi per fornire acqua potabile, al potenziamento dell’agricoltura con la fornitura di attrezzi agricoli, con l’obiettivo di aiutare questi popoli a raggiungere l’autosufficienza alimentare

    Fraternità Missionaria contribuisce alla costruzione di Scuole, di Centri di accoglienza, di Centri di formazione professionale.
    L’Associazione fornisce tutela alle giovani donne del Ciad, vittime di sottomissione e di matrimoni combinati.

    In Kenya a Nyahururu Fraternità Missionaria ha reso operativo un Ospedale fornendo dispositivi medicali e attrezzature per la logistica.
    Ha allestito sale operatorie, gabinetti scientifici, ambulatori e reparti specialistici.
    L’Associazione ha contribuito alla realizzazione di un Sanatorio  a Manila-Filippine, e aiuta Centri Salute in Ciad e Camerun 

                                      L’Associazione oggi aiuta i missionari in:

    AFRICA: Angola, Camerun, Ciad, Congo Brazzaville, Costa d’Avorio, Guinea Bissau, Kenya, Tanzania,
    AMERICA LATINA: Bolivia, Brasile, Paraguay
    ESTREMO ORIENTE: India, Filippine, Papua Nuova Guinea, Thailandia.

     

                                      

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  • Grande attenzione da parte della stampa al “Monumento ai volontari”,  “stimolo alle nuove generazioni: senza memoria non c’è futuro” ( Il Gazzettino).
    Il quotidiano online “Padova oggi” e “Il Gazzettino” dedicano un ampio servizio. 
    Riportiamo integralmente qui di seguito l’articolo pubblicato  su “Padova oggi”.
    https://www.padovaoggi.it/attualita/monumento-volontariato-cadoneghe-18-gennaio-2024.html

    Un monumento al volontariato davanti alla scuola primaria: la decisione del Comune.

    Sarà dedicato alla memoria di Dario Bedin, fondatore e presidente di Fraternità Missionaria: l’opera sarà un simbolo anche per celebrare e onorare l’importanza e l’attualità dell’impegno dei volontari, da porre come esempio e stimolo alle nuove generazioni perché senza memoria non c’è futuro.

    Verrà presto realizzato a Cadoneghe un monumento al mondo al volontariato: sarà dedicato alla memoria di Dario Bedin, fondatore e presidente di Fraternità Missionaria, e l’opera che verrà posizionata di fronte alla scuola primaria “Falcone e Borsellino” di via Vecellio a Cadoneghe sarà un simbolo anche per celebrare e onorare l’importanza e l’attualità dell’impegno dei volontari, da porre come esempio e stimolo alle nuove generazioni perché senza memoria non c’è futuro.

    Monumento al volontariato
    La Giunta Comunale di Cadoneghe ha approvato la richiesta di contributo da parte dell’associazione Fraternità Missionaria con un importo di 20mila euro per la realizzazione del monumento. L’opera sarà dedicata al ricordo di Dario Bedin, fondatore di Fraternità Missionaria, scomparso ad agosto del 2017. «Quella che verrà realizzata è un’opera sicuramente pensata per Dario – afferma Sergio Mirandola, presidente di Fraternità – in ricordo del suo impegno e dedizione. E con Dario onoriamo tutto il mondo dei volontari che si mettono a servizio di un mondo sempre più bisognoso di aiuto. Grazie al sindaco Marco Schiesaro, al consiglio comunale, e a quanti credono e sostengono la “mission” dei volontari».

    Dario Bedin
    Dario Bedin sentiva come una missione aiutare le popolazioni del Sud del Mondo e nel 1996 fondò l’Associazione Fraternità Missionaria, Associazione di volontariato e Solidarietà nei Paesi in via di sviluppo. Nel corso degli anni la sua opera è diventata sempre più importante e decisiva per quelle realtà coinvolgendo più persone possibili e aumentando il raggio degli aiuti. È stato Presidente di Fraternità Missionaria fino al 2014 e vicepresidente fino al 2016, finché le forze e la malattia glielo hanno consentito. Nel 2017 ha ricevuto il Premio Gattamelata dedicato alla promozione della cultura e della pratica del volontariato e della solidarietà.

    Cadoneghe
    «Finanziare la costruzione di questa opera – commenta il vicesindaco Devis Vigolo – è il modo migliore che l’amministrazione comunale, e con noi tutta la comunità, ha per ringraziare l’instancabile e impagabile impegno e dedizione dei volontari». Aggiunge l’assessore al sociale Sara Ranzato: «Cadoneghe è una comunità solidale e ricca di volontari che con la propria passione dedicano ritagli preziosi del proprio tempo libero per gli altri, rappresentando una risorsa indispensabile per il bene comune». Conclude il sindaco Marco Schiesaro: «Grazie ai volontari di Fraternità Missionaria e al loro operato a fianco degli ultimi, in particolare alle popolazioni del Sud del Mondo: è lì che si trovano le risposte alle emigrazioni di massa. Insegniamo loro ad essere padroni del loro futuro e a non consegnarsi così a delinquenti e mercanti di schiavi del nuovo millennio».

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