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Il video intitolato “L’acqua è vita” realizzato dalla Caritas di Mongo, inviatoci da p. Franco, ci mostra nella sua cruda realtà i problemi connessi all’acqua in quella zona.
Tags: acqua, caritas Mongo, martellozzo, mongo
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“Oggi primo gennaio, un’esplosione di acqua da una profondità di 40 metri”, scrive Antonietta dal Ciad.
L’acqua sgorgata il primo giorno dell’anno è un auspicio di buon augurio. La ricerca fatta con le nuove tecniche, la realizzazione delle dighe di contenimento, sono tutti interventi mirati per raggiungere l’obiettivo di dare speranza di vita nei villaggi.
Ma non basta. “Raggiungere l’autosufficienza alimentare” è questo l’obiettivo perseguito con tenacia e ostinazione da p. Franco, in quel Ciad che è diventato la sua patria di adozione.
Occorre migliorare la produzione agricola e su questo versante p. Franco sta ottenendo grandi risultati, con la costruzione di aratri, progetto avviato nel 2018. Difficile per noi comprendere le enormi difficoltà incontrate: il materiale che arriva dall’Italia grazie alle donazioni, viene lavorato nelle fucine appositamente create, dove lavorano i nuovi fabbri formati da fratel Pietro Rusconi.
“Su 35.400 capi famiglia, solo 10.000 posseggono l’aratro. La nostra speranza è che ogni famiglia possegga l’aratro che permetta loro di triplicare la produzione e raggiungere così l’autosufficienza alimentare” dice p. Franco,
Grandi numeri, che presuppongono un grande impegno. Un progetto dallo scarso appeal emotivo per noi, ma che è fondamentale per aiutare quella gente a crearsi un futuro nella loro terra.
Per questo p. Franco può contare sul sostegno di tutti noi. Aiutalo anche tu.Mosè Pagnin
Tags: acqua, aratri, p. Franco.
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Cos’altro meglio di un pozzo, scelto come simbolo del memoriale inaugurato il 4 maggio, poteva essere il simbolo di vita, per tutti, ma specialmente per quell’Africa povera che tanto ha attirato Dario, e lo ha spinto a “dare una mano” per realizzare i progetti del suo amico p. Franco, che tutt’ora lotta per dare una speranza di futuro a quella popolazione.
“Il Ciad, Paese povero che si trova al 187° posto su un totale di 188 Paesi nell’indice di sviluppo umano delle nazioni Unite”, ed è in questa regione, con la popolazione al 95% mussulmana, che p. Franco continua con caparbietà e tenacia a realizzare tutti quei progetti che concorrano a migliorare le condizioni di vita, ad aiutare quelle popolazioni a crearsi un futuro nella loro terra, unica via per evitare la fuga.Le Banche dei Cerali, struttura ideata e realizzata da p. Franco Martellozzo, nel 2023 hanno raggiunto quota 354, portando benefici tali da attirare l’attenzione dei media internazionali, perché hanno liberato gli agricoltori dagli usurai e beneficiato 354.000 persone.
Ma rimane l’acqua il principale obiettivo, con la creazione di pozzi, con la costruzione di dighette atte a creare riserve d’acqua per alimentare i pozzi e ridurre l’erosione del terreno.
Si sta cercando ora con l’aiuto di esperti volontari italiani di individuare le aree adatte per creare invasi.
Con l’acqua cresce il numero degli orti comunitari, nuova fonte di reddito, grazie a una domanda di prodotti orticoli in rapida crescita.Altro grande progetto è il miglioramento della produzione agricola, mediante la fornitura di aratri e seminatrici costruite con l’aiuto di volontari italiani, e con il finanziamento anche di Fraternità Missionaria.
Obiettivo che va di pari passo con la formazione degli agricoltori sulle tecniche agricole.
Infine il rimboschimento, con la sensibilizzazione delle giovani generazioni, con la premiazione dei più diligenti.
Un impegno a tutto campo da parte di p. Franco che richiede un coinvolgimento e un sostegno costante e fattivo da parte di tutti noi.Realizzare in quei Paesi condizioni di vita degna di essere vissuta, creare loro una via di sviluppo, salvare tanti bambini dalla malnutrizione, è un obiettivo che possiamo raggiungere.
Aiutaci anche tu: insieme possiamo farcela.
Mosè PagninTags: acqua, dario, martellozzo, memoriale, p. Franco., pozzi
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Dove c’è acqua pura, c’è vita, c’è futuro. Ed è per dare una speranza di futuro a tanti bambini ancora vittime della sete, della fame e malnutrizione, che Gianluca Caporello ha voluto che il ricordo di sua madre continuasse a vivere nel sorriso di quei bimbi.
Una serata all’insegna della grande musica, dove le arie d’opera sono risuonate in una sala gremita e attenta. Una serata piacevole, che ha coniugato l’arte musicale con la beneficienza.
Le offerte raccolte saranno donate a p. Franco Martellozzo in Ciad, dove ha realizzato progetti atti a sollevare quella popolazione dalla miseria per portarle a raggiungere l’autosufficienza alimentare.
Si spazia dalla costruzione di scuole alla formazione scolastica, alla fornitura di attrezzi per migliorare la produzione agricola, alla formazione agraria e tecnica, alla sanità, agli interventi per trovare l’acqua, fino a quelli per fermare il deserto coinvolgendo giovani e autorità.“Due parole per dirvi che sono vivo e vegeto, immerso fino al collo nelle attività e nella visita del territorio” ci scrive oggi p. Franco appena ritornato in Ciad dopo un periodo di riposo.
Da 60 anni in Ciad (nella foto): il suo entusiasmo e la sua determinazione sono un esempio per tutti noi.
Mosè Pagnin
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