L’organizzazione delle Banche dei cereali, una grande realtà, provvede anche alla formazione degli agricoltori per l’utilizzo di aratri a trazione animale. Ne ha tratto beneficio la produzione agricola fino a triplicare la resa. Gli agricoltori coinvolti in questo progetto, hanno già acquistato oltre 1.500 aratri.
“Un reportage fedele alla realtà…..almeno quella verso cui si tende e alla quale voi tutti collaborate con me…” “L’ideale sarebbe che non ci fossero più degli interventi esterni a termine, né una struttura esterna, perché in questa condizione non ci sarebbe vero sviluppo.” dice p. Franco.
L’attenzione della stampa su di noi: il nostro impegno non passa inosservato.
“Fraternità Missionaria apre un ospedale in Kenya” è il titolo sul Gazzettino di venerdì 9 Ottobre “…..Un traguardo impensabile per una piccola associazione, ma che ora è invece realtà…”.
“In Ciad un progetto in apparenza semplice nasconde una grande storia di missione che coinvolge un padre gesuita, un territorio vasto due volte l’Italia e, addirittura, Boko Haram, l’associazione terroristica più temuta d’Africa. …… In questo percorso esaltante e difficile, padre Franco è aiutato da due associazioni del padovano, Fraternità Missionaria di Cadoneghe e Mano amica di Camposampiero. Sono loro a chiamare in campo anche Caritas sant’Antonio.”
Un estratto del messaggio di speranza e di augurio da p. Franco a Mongo:
Carissimi, In questo momento tutti i media mondiali parlano dell’Italia e della vera “Passione” che state attraversando. Il nostro pensiero va a tutti voi e in particolare a quelli che hanno perduto qualcuno dei loro cari: non bisogna chiudersi nella sofferenza, ma allargare il cuore come quello di Dio. Penso molto a voi e mi auguro che il morbo stia lontano dalla vostra casa e che ci ritroviamo un giorno. Anche in Ciad si sono prese delle precauzioni: in sostanza quelle promosse dal governo e dalla Chiesa sono simili alle vostre, ma le strutture sanitarie non sono all’altezza di affrontare un simile flagello.
Oltre alla reazione a livello governativo e pastorale abbiamo intrapreso alcune azioni operative.
Abbiamo ripreso la produzione di varechina tramite gli impianti ” Dario-Ferro” inviatici da Fraternità Missionaria ai tempi del colera,che ci hanno aiutato a debellare quella terribile epidemia. Il prodotto viene utilizzato come disinfettante nei dispensari, nelle biblioteche, nei luoghi pubblici. Avendo concluso la formazione agricola con più di 3 mila agricoltori, incontriamo solo i responsabili delle banche dei cereali per sensibilizzarli al problema del coronavirus.
Produzione di aratri coi fabbri locali appoggiati dall’officina “Foi et Joie – Rusconi”. Abbiamo organizzato la formazione di 5 fabbri locali, per la produzione di attrezzature agricole a trazione animale, aratri ed erpici. La produzione è controllata, modificata e migliorata dall’officina meccanica messa in funzione grazie all’aiuto degli amici italiani venuti nel Febbraio scorso e alla competenza di fratel Pietro Rusconi. Sono già stati prodotti 350 esemplari e si pensa di arrivare al 900-1000. Solo ora, dopo il fallimento dell’uso di trattori (operazione lanciata con grande pompa dal Governo, ma rivelatisi inadatti al fragile suolo ciadiano) si sta scoprendo l’importanza della trazione animale.
Ecco succintamente il nostro modo di reagire al coronavirus, mentre ci auguriamo di tutto cuore che rallenti la sua stretta in Europa e che qui ai tropici sia ricacciato dal calore che ora è 44 gradi all’ombra. Con affetto e riconoscenza a tutti voi, p. Franco Martellozzo. Mongo 30 marzo 2020
“Papà Adai con figli e nipotini raccoglie il sorgo…Quest’anno polenta a volontà!” scrive p. Franco su Facebook. Solo con la formazione agricola e con gli strumenti adatti al loro terreno e alla loro cultura potremo aiutarli a raggiungere l’autosufficienza alimentare. I pesanti trattori voluti dal governo si sono presto dimostrati inadatti al compito, sia perché distruggevano la parte organica del terreno, sia per le difficoltà della loro manutenzione. Da qui la decisione di p. Franco Martellozzo di incentivare gli agricoltori all’utilizzo di aratri ed erpici a trazione animale adatti alla diversità dei terreni. Attrezzature tra l’altro costruite dagli artigiani locali con il sostegno e il materiale fornito da Fraternità Missionaria e Mano Amica di Camposampiero, creando così anche un substrato imprenditoriale. Nel 2018-19 sono stati formati ben 3.800 contadini e venduti 1800 aratri a metà prezzo. Il successo dell’iniziativa è confortato dalle innumerevoli richieste che continuano a pervenire. Contiamo di fornirne circa 800 all’anno per i prossimi 5 anni: un aiuto concreto a quelle popolazioni per farle uscire dalla fase di sottosviluppo.
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