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  • Dopo il successo delle “Banche dei cereali”, che per la loro funzione hanno attirato l’attenzione dei grandi media internazionali, ora la lungimirante visione di p. Franco per aiutare quelle popolazioni ad uscire dalla fase di sottosviluppo, si sta concentrando sull’aumento della produttività.
    E con un mezzo semplice, che noi europei abituati alla tecnologia esasperata facciamo fatica a comprendere, ma che calato in quella realtà è la soluzione più concreta e realizzabile. La fornitura di aratri a trazione animale, accompagnata dalla formazione in agricoltura, aiuta quei contadini ad aumentare la produttività, a raggiungere l’autosufficienza alimentare, e conseguentemente a migliorare il tenore di vita.
    Non solo. L’impostazione che p. Franco ha dato, è quella anche di creare un substrato di artigiani, per costruire in proprio i mezzi e non dover dipendere dalle importazioni. Nascono così anche nuone opportunità di lavoro.
    La sua visione e i suoi obiettivi sono sostenuti anche da “Caritas Antoniana che ha finanziato con 20.000 euro il progetto presentato da F.M. e Mano Amica.  Il contributo è frutto della carità dei benefattori di Sant’Antonio, i quali, con le loro donazioni, esprimono il loro ringraziamento e la loro devozione”, come riporta p. Valentino Maragno direttore.
    L’importo va ad aggiungersi ai 20.000 euro offerti da F.M. e Mano Amica, oltre a quelli dei tanti donatori amici di p, Franco.


     

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  • Cattura“Una famiglia felice qui con il suo orto vive tranquilla e non ha bisogno di venire in Italia sui barconi per morire prima di arrivare.” Così conclude il suo videomessaggio p. Martellozzo quando spiega la ragione che lo ha spinto a realizzare gli orti per offrire l’opportunità a quelle popolazioni di migliorare le condizioni di vita.
    Grazie all’aiuto della Caritas Antoniana che ha deliberatoil finanziamento di 15.000 euro, il progetto della realizzazione degli orti prenderà uno sviluppo sempre più importante, consentendo alle popolazioni del Guera di vivere dignitosamente e felicemente nel loro contesto.

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  • La scuola portata a termine da padre Martellozzo tra mille difficoltà, tra cui mancanza d’acqua e di personale, è ora completa di cucina, recinzione, banchi.
    Progetto realizzato grazie all’importante contributo finanziario della Caritas Antoniana, dell’Associazione Mano Amica di Camposampiero e dell’Associazione Amici di Martellozzo: una sinergia che queste  associazioni no profit hanno saputo mettere a frutto per la realizzazione assieme a Fraternità Missionaria di un importante progetto.

    Dalla lettera di padre Martellozzo: per capire l’ambiente e i problemi incontrati.

    “Sono finalmente libero dal cantiere della scuola di Golomti che mi ha impegnato dal 15 Ottobre 2010 al 1 Giugno 2011.
    In questo tipo di cantieri è il villaggio che deve fornire tutta la mano d’opera non qualificata: in pratica otto manovali al giorno e quattro donne per portare l’acqua.
    Prima difficoltà: niente acqua.
    Dall’inizio del cantiere mi accorsi che l’unica pompa del villaggio (a mano) era rotta e tutti i pozzi della zona erano secchi con i tubi mangiati dalla ruggine.
    Non essendoci nessun servizio di manutenzione, mandai un amico nella capitale per ricuperare  il necessario e installare una pompa nuova.
    Nel frattempo analizzai tutti i pozzi secchi per scrutare la possibilità di metterne in funzione almeno uno. Tutti si fermavano su una placca di granito.
    Finalmente scoprii un buco di 10 metri nella sabbia del corso d’acqua secco e da questo buco le donne tiravano dei secchielli d’acqua: la sabbia era profonda e l’acqua c’era.
    Degli amici saldatori in tre giorni mi confezionarono un pozzo tramite fusti di benzina tagliati e adattati.
    Poi si mise al lavoro un asinello e l’acqua finì per arrivare sul cantiere  tutti i giorni aspettando che il materiale
    per la pompa arrivasse dalla capitale.
    I responsabili della banca dei cereali vendettero qualche sacco di miglio per pagare i manovali e lasciare i contadini
    a preparare i loro campi: così tutto fu concluso per la fine di Maggio.
     
    “E’ la scuola del villaggio, costruita col sudore dei genitori.”
    L’anno venturo tutti i bimbi di Golomti potranno sedersi sui banchi di una scuola stupenda e linda….come tutti gli scolaretti del mondo o quasi.
    Franco Martellozzo

     

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