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  • Togliere i ragazzi dalla strada e farne degli agricoltori è un’impresa non facile in Ciad.

    I figli di genitori poveri che frequentano le scuole coraniche sono costretti, per antica tradizione, a mendicare per pagare la scuola: si vedono così gruppetti di bambini e ragazzi con una ciotola per raccogliere gli avanzi dei pasti o qualche monetina.
    “La vita di questi ragazzi è infernale: fame, intemperie, malattie e botte se tornano a ciotola vuota. Alla fine del curriculum di formazione avranno imparato il Corano a memoria, ma null’altro, e saranno vittime degli integralisti che fomentano i movimenti armati estremisti”, ci descrive p. Franco Martellozzo.
    Trasformare le scuole coraniche in centri agricoli moderni e produttivi in modo da raggiungere l’autonomia alimentare e togliere i giovani dalla strada: questo l’obiettivo di p. Franco.
    In tre di queste scuole hanno è stato raggiunto l’obiettivo: grazie alla formazione e all’uso della trazione animale, 150 alunni sono diventati bravi agricoltori fino a raggiungere l’autosufficienza alimentare.

    “Alla fine del curriculum di studi, questi ragazzi saranno capaci di diffondere in altri villaggi le tecniche apprese. Non saranno dei parassiti e non cadranno nella trappola degli estremisti armati”, continua p. Franco, che in mezzo a mille difficoltà legate all’indigenza e alle antiche tradizioni, realizza progetti per l’emancipazione di quelle genti e per dare un futuro ai giovani.
    Ma ha bisogno anche del nostro sostegno concreto.
    Mosè Pagnin

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  • Brevi estratti da “FAMIGLIA CRISTIANA” del 5 Marzo
    “In Ciad, uno dei Paesi fra i più poveri e meno alfabetizzati del mondo, prosegue un intenso programma di percorsi educativi per i più piccoli e per promuovere l’emancipazione femminile.
     In un’area dove l’Islam e le religioni tradizionali rappresentano la maggioranza della popolazione e i cristiani sono minoranza, questo favorisce quel dialogo sempre più necessario.
    L’iniziativa ha consentito la realizzazione nella vastissima diocesi di Mongo – con la collaborazione di p. Franco Martellozzo, referente del progetto – di otto scuole e altrettanti orti. La più recente, è stata inaugurata nei giorni scorsi alla presenza di Antonietta Baù, in rappresentanza della Fism, e di suor Indri Olivos che coordina le attività didattiche delle otto scuole, dove si sono alternate diverse figure di grande professionalità
     Sin qui il programma attuato ha consentito di rinnovare percorsi educativi per i più piccoli e di promuovere l’emancipazione femminile.  A partire dalle bambine, maggiormente bisognose di alfabetizzazione. Insomma, un vero “ponte” costruito fra l’Italia e il Ciad,
    Oggi sono le stesse comunità locali a chiedere aiuto nella costruzione di nuove scuole, ..
    La formazione in queste scuole tiene conto del fatto che a volte il 100% dei bambini non sono cristiani e quindi insiste sui valori universali riguardanti la relazione ed il rispetto degli altri.
    Un modo per pronunciare “Prima i bambini”.
    leggi quì l’articolo intero

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